ONDE D’URTO FOCALI E ONDE D’URTO RADIALI

TERAPIA CON ONDE D’URTO A SAN PIETRO IN GU, PADOVA – VICENZA

Che cos’è la terapia con Onde d’Urto

Le Onde d’Urto sono onde acustiche ad alta energia utilizzate originariamente per la frantumazione dei calcoli renali ed ora ampiamente utilizzate:

  • nel trattamento di patologie di pertinenza ortopedica sia nell’ambito delle malattie dei tessuti ossei (calcificazioni, miositi ossificanti, osteonecrosi, artrosi) che dei tessuti molli (tendiniti, fibrotizzazione del tessuto)
  • nella Fisioestetica per il trattamento della cellulite e nell’accelerazione della guarigione di molte lesioni come ferite, ustioni o ulcere
  • nella riabilitazione urologica maschile (erectio penis)

Dal punto di vista fisico si tratta di onde acustiche con una particolare morfologia d’onda che si traduce in una stimolazione meccanica del tessuto trattato.

Mentre però i calcoli renali, investiti dalle onde d’urto regolate ad una specifica intensità, si rompono e poi vengono espulsi come frammenti di minori dimensioni, i tessuti quali ossa, tendini e legamenti, quando sono raggiunti dalle onde d’urto a specifiche intensità, non subiscono danni ma vengono sottoposti ad una sorta di micro massaggio, innescando una serie di reazioni cellulari, cascate enzimatiche e reazioni biochimiche con produzione di mediatori e di fattori di crescita che conducono ad un effetto anti infiammatorio, anti dolorifico e antiedemigeno. In particolare, le onde d’urto sono in grado di “sciogliere” e poi rimuovere le microcalcificazioni che spesso si formano in sede tendinea e sono causa di dolore. Avendo le calcificazioni tendinee e lo sperone calcaneare una consistenza diversa dai calcoli renali, l’onda d’urto di per sé non può frantumarle ma attiva il meccanismo riparativo sopra descritto che, come tutte le reazioni riparative enzimatiche, richiede diverso tempo per completarsi.

È un trattamento semplice, non invasivo e molto efficace. L’efficacia si stima essere dell’85% nella risoluzione della sintomatologia dolorosa.

Tipi di Onde d’Urto

Le Onde d’Urto si distinguono in 2 tipi:

  • le Onde d’Urto Focali concentrano la loro energia al centro di una parabola e convergono su un punto specifico raggiungendo una densità d’energia maggiore nei tessuti profondi come lo sperone calcaneare
  • le Onde d’Urto Radiali si disperdono in una forma radiale a cono aperto, perdendo energia man mano che penetrano nei tessuti. Sono quindi più adatte al trattamento di malattie che si sviluppano più in superficie (periartrite calcifica, erectio penis) o in seconda battuta dopo l’uso di quelle focali . Nell’ambito della medicina estetica vengono usate soprattutto per curare gli inestetismi legati alla cellulite

A che cosa serve la terapia con Onde d’Urto

Le patologie che possono beneficiare delle Onde d’Urto sono:

  • tendinopatie, periartrite calcifica, tendinite della cuffia dei rotatori, epicondilite (gomito del tennista efficacia del 90%), epitrocleite (gomito del golfista efficacia del 90%), tendinopatia rotulea, fascite plantare, pubalgia
  • artrosi (rizoartrosi, metatarsalgia)
  • ritardo di consolidamento delle fatture
  • miositi ossificanti
  • osteonecrosi agli stadi precoci e osteocondriti dissecanti in stadi precoci e dopo la maturità scheletrica
  • distrofie ossee simpatico-riflesse.

FAQ – DOMANDE FREQUENTI

Le onde d’urto sono dolorose?

Le onde d’urto focali e radiali adottate nella nostra struttura non sono assolutamente dolorose!

Quante sedute servono?

Dipende dalla problematica presentata. Talvolta sono sufficienti due sedute (es. periartrite calcifica), altre volte è necessario insistere un po’ più a lungo con il trattamento e combinare le onde focali con le radiali (es. epicondilite).

Ci sono controindicazioni?

Ci sono controindicazioni in caso di:

  • gravidanza
  • pacemaker o elettrostimolatori
  • presenza di neoplasie
  • bambini o adolescenti, in quanto in essi i nuclei di ossificazione non sono ancora saldati e se ne potrebbe alterare il consolidamento
  • terapia con anticoagulanti (sia TAO che NAO, ad es. Warfarin, Dabigatran) e gravi patologie della coagulazione del sangue (emofilia) per il rischio di sanguinamento (rischio non presente in chi non ha malattie della coagulazione e che presenterà solo un leggero arrossamento della cute, che tenderà a risolversi nel giro di 24-48 ore)
  • presenza nel campo focale da trattare, o immediatamente vicino, di strutture delicate quali encefalo, midollo spinale, gonadi o organi cavi come polmoni e intestino, in quanto nel passaggio dell’onda dal mezzo solido a quello gassoso si rischia di provocare lesioni ai tessuti molli

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